sabato 28 gennaio 2012

J. Edgar


Tornati alla ribalta ecco a voi la recensione dell'ultima fatica di Clint Eastwood...e mai il termine "fatica", forse, è stato così azzeccato...! Il film non regge il confronto con le altre sue opere e mostra il solito perbenismo americano che fa di una persona che in vita non fu certo un meraviglioso esempio da seguire, una persona che tutto ciò che ha fatto di bene, ma soprattutto di male lo ha fatto per nobili scopi e qui tre puntini di sospensione ci stanno benissimo ...
Il film presenta un'altra grande prestazione di Leonardo Di Caprio nonostante il doppiaggio italiano cerca in tutti i modi di fargli perdere lustro (soprattutto nella versione dell'anziano!).
Una trama che si intreccia tra presente e passato davvero piacevole.
Il film è lento, ma non così tanto, anche se, come al solito, i film di Eastwood potrebbero terminare una ventina di minuti prima.
Colpiscono particolarmente i colori del film che rendono perfettamente il tempo della narrazione.
Grave grave carenza nel make up che rende Di Caprio e tutti gli altri personaggi invecchiati alla pari con la cricca di Ruggiero De Ceglie!
Il progetto era ambizioso, ma c'è da ammetterlo, di davvero difficile realizzazione...certo è che dal "maestro" qualcosa in più ci si aspettava viste le sue doti mostrate precedentemente.
In finale si può quindi definire un film discreto.

Valutazione: 2.5/5 

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