martedì 28 febbraio 2012

QUASI AMICI



Bello, affascinante, commovente, esilarante...potrei andare avanti per tutto l'articolo e non sarebbero mai tutti gli aggettivi positivi per questa pellicola eccezionale...Storia che poteva risultare come un classico mattoncino sulle disgrazie della vita ed invece eccolo che sorprende con un approccio molto più realistico e razionale ai problemi che potrebbero capitare a chiunque!
Si nota (ed è quasi impossibile non farlo!) l'immensa prestazione di Omar Sy attore e comico francese di 34 anni fino ad ora sempre relegato entro i confini francesi e che con questo film si va ad aggiudicare il premio Cesar come migliore attore!
Bravissimo anche Francois Cluzet che interpreta un personaggio difficilissimo e lo fa anche lui alla grande!
Piccole pecche le troviamo nella fotografia, invece buona la colonna sonora.
Infine ci sentiamo di consigliarvi vivamente la visione perchè è un'opera che riesce a far riflettere ridendo.

Valutazione: 4/5

L'ITALIA CHE BOMBARDA

Vi propongo una bella intervista eseguita da un giornalista dell'Espresso che cerca di far luce e di accendere i riflettori su una zona d'ombra del nostro paese che riguarda tutti i bombardamenti italiani e le nostre azioni all'estero...
Interessante e riflessivo, ma basta chiacchiere ed eccovelo a voi in versione integrale!


Il nuovo cacciabombardiere F-35? "Noi dell'Aeronautica ci stiamo occupando di questa scelta da diciotto anni. Ricordo personalmente quando l'allora ministro Beniamino Andreatta nel 1996 segnalò allo stato maggiore il progetto e disse al mio superiore: "Perché non lo prendete in considerazione...". Abbiamo valutato tutte le possibili alternative, ma quel velivolo resta la migliore soluzione".


Il generale Giuseppe Bernardis da due anni comanda l'Aeronautica militare. E' una figura di militare molto diversa dai luoghi comuni e lontana dai provincialismi: sin dalla scuola di volo negli Stati Uniti, è abituato a misurarsi con le migliori realtà internazionali. E' stato pilota e numero uno delle Frecce Tricolori, poi manager con la supervisione dei programmi più costosi per le casse pubbliche, incluso il "supercaccia" F-35 che ha diviso gli italiani sull'opportunità di spendere miliardi in tempi di crisi. Ma per Bernardis non si può discutere di nuovi mezzi senza parlare anche dei compiti affidati ai nostri militari: "Sono vent'anni che Governo e Parlamento ci chiedono di andare in missione: la prima fu l'Iraq nel 1991. Oggi noi siamo impegnati in Afghanistan, Libano, Balcani, Oceano Indiano e abbiamo appena concluso in Libia un'operazione senza precedenti".

Ma agli italiani di quello che avete fatto in Libia non è stato detto nulla: ancora una volta si è parlato di "missione di pace", senza fornire informazioni sui bombardamenti.

"Quella di non comunicare è stata una scelta politica. Il governo ha preso le decisioni e noi abbiamo fatto quello che ci è stato chiesto. Anzi, abbiamo anche avuto problemi quando un ufficiale si è presentato davanti ai giornalisti a descrivere la sua missione. Ma la mia opinione personale è che se si fanno delle cose, bisogna renderle note ai cittadini e farle pesare a livello internazionale: la pubblicità non sarebbe servita all'Aeronautica, ma al Paese. Parafrasando un motto di altri tempi, se l'Italia vuole Trento e Trieste sul tavolo della pace, allora deve fare vedere quello che ha realizzato. Perché se le forze armate hanno compiuto 8.500 ore di missioni aeree senza un risultato per il Paese, allora si sta sbagliando tutto".


Lei ha detto che in Libia gli aerei italiani hanno sganciato 710 tra bombe e missili, con il 96 per cento di successo. Può garantire che non ci siano stati danni collaterali?
"Sapevamo quel che facevamo e l'abbiamo fatto bene. L'intervento militare dell'Italia è partito in condizioni estremamente critiche perché la campagna in Libia è nata in modo repentino per la volontà di altre nazioni. Ma il nostro ruolo è stato determinante per far sì che la seconda fase del conflitto venisse affidata al comando della Nato, dove sono presenti i nostri ufficiali che hanno partecipato alla selezione dei bersagli da colpire: sin dalla pianificazione, si è fatto di tutto per evitare incidenti".


E adesso si è deciso che anche i cacciabombardieri Amx schierati in Afghanistan con compiti di ricognizione potranno usare bombe e missili. Una scelta del governo Monti che arriva dopo quattro anni di polemiche.
"Io sono sempre stato critico verso la polemica su armare o meno i nostri aerei in Afghanistan: mi sembrano valutazioni ipocrite. Una volta che si è deciso che le truppe italiane possono essere sostenute dai bombardamenti degli stormi americani, olandesi e francesi non capisco perché non lo possano fare direttamente gli aerei italiani. Se riteniamo che i bombardamenti non siano etici, allora non lo sono nemmeno quelli che chiediamo agli alleati per aiutare le nostre truppe. E perché è etico bombardare un miliziano libico e non un talebano? Dal punto di vista tecnico ritengo sia più sicuro che il pilota italiano comunichi con il comandante nella stessa lingua e possano valutare insieme l'azione".


Anche in questo caso, però, nessuno ha mai parlato dei bombardamenti compiuti in Afghanistan per sostenere le truppe italiane. "L'Espresso" ne scrive dal 2005, senza una reazione delle Camere, dove si continua a parlare di "missioni di pace"


"Io come cittadino ritengo che sia giusto spiegare ai cittadini cosa faccio. Le ripeto: la scelta di non comunicare non è mai stata nostra, noi non abbiamo nulla da nascondere. E nessuno degli organismi parlamentari ci ha chiesto di illustrare la nostra attività: basta chiamarci".

Veniamo al supercaccia F35: è la prima volta nella storia italiana che si apre un dibattito pubblico su un programma militare. Lei è convinto che non ci siano alternative a un mezzo così costoso?
"Sono contento che si sia aperto il dibattito, io lo auspicavo da anni: mi occupo dei programmi di acquisto da decenni e tante volte sono andato in Parlamento, ma non ho colto interesse perché il problema della Difesa era secondario. Ora le missioni internazionali hanno cambiato la situazione ma bisogna impostare il dibattito correttamente mentre l'F-35 è stato trasformato in un'icona. La scelta interforze sul nuovo cacciabombardiere in realtà è stata presa da anni e condivisa da tutti i governi e i Parlamenti dell'ultimo decennio. Poiché bisogna rimpiazzare anche i velivoli a decollo verticale della Marina, l'F35 non ha alternative. Ma è anche l'unico aereo di nuova generazione, che "dialoga" con tutti i sistemi di un dispositivo militare avanzato e che verrà prodotto in grandi numeri: in passato l'Aeronautica e il contribuente hanno pagato a caro prezzo la scelta di puntare su velivoli costruiti in serie limitata. I cacciabombardieri Amx, ultimi ad essere acquistati, saranno i primi a venire radiati".

Ma gli F35 servono proprio adesso?

"Se non li compriamo adesso, i piloti saranno costretti a volare sui Tornado costruiti da più di 45 anni. Sulla Libia hanno condotto i raid con aerei prodotti da oltre trent'anni: mezzi che vengono di continuo aggiornati e tenuti in condizioni perfette, ma che oltre una certa età non potranno funzionare".

E ci vuole una macchina così costosa?
"Anzitutto ne verrano acquistati solo una novantina, contro i 131 previsti inizialmente. Ma anche sui costi bisogna fare alcuni distinguo. L'ordine per i primi tre F-35 è stato confermato pochi giorni fa: costeranno 80 milioni di dollari l'uno, ma i successivi verranno meno con un prezzo vicino ai 60 milioni. Certo, se si divide la spesa globale del programma, con gli stanziamenti per la progettazione e lo sviluppo tecnologico, il prezzo di ogni F-35 aumenta. Ma allora bisogna usare lo stesso metodo nei confronti delle possibili alternative: l'Eurofighter in tal caso verrebbe a costare più di 160 milioni di euro ad esemplare".


Il ministro Di Paola, ammiraglio ed ex capo delle forze armate, ha annunciato il programma di tagli che prevede di eliminare 40 mila uomini e razionalizzare la Difesa. Che ne pensa?
"La sfida maggiore da affrontare oggi è quella dell'integrazione tra le diverse forze armate secondo quello che viene chiamato lo spirito "joint". Su questo ci vorrebbe maggiore coscienza, anche nei cittadini: non si tratta di uno slogan, ma di un modo nuovo di concepire la Difesa con la massima collaborazione tra le forze, in modo da evitare sovrapposizioni di impiego. Quanto ai tagli, noi a differenza dell'Esercito non abbiamo bisogno di grandi quantità di personale, quindi avremo minori problemi ad adeguarci. Ma ci prepariamo a un'Aeronautica molto più piccola rispetto al passato: negli anni Novanta schieravamo 450 caccia mentre nel prossimo decennio ci saranno solo 80/90 Eurofighter per la difesa aerea e 70/80 F-35 per l'attacco. E si passerà da una trentina di aeroporti a meno di una decina di basi primarie attive. Insomma, sarà una forza ridotta ma in grado di svolgere i compiti previsti. A patto che non vengano a mancare le risorse per l'operatività: oggi abbiamo dovuto ridurre gli stormi perché non ci sono i fondi per la manutenzione e i ricambi. Teniamo fermi gli aerei che così rischiano di diventare rottami mentre i piloti faticano a volare le ore minime per l'addestramento. Ma nonostante si tratti di un periodo pesante, sono soddisfatto perché tutte le attività procedono con professionalità altissima. Di questo sono orgoglioso, non del fatto che siamo andati a bombardare in Libia, come ha detto qualcuno: gli attacchi sono solo una parte dell'attività che personalmente mi auguro non debba mai essere svolta".

lunedì 27 febbraio 2012

THE FIGHTER


Eccoci ha parlare di un film dello scorso anno e che lo scorso anno, appunto, non ha fatto altro che far parlare di sè...e ha ragione...! Davvero una pellicola ben fatta nonostante di certo non se ne può apprezzare l'originalità visto che il tema dei boxeur è tanto caro soprattutto al cinema di hollywood!
Una prestazione di Wahlberg e Bale che, quasi, mette in soggezione per la capacità di rendere a pieno le sfumature e le caratteristiche dei personaggi...! In un contesto dove l'originalità non è di casa anche per come vengono raccontati gli irlandesi ed il loro popolo (chiassosi, rissosi e soprattutto beoni!) in maniera davvero molto scontata!
Il tutto però si amalgama in questa storia (tratta da una storia vera) dove la crescita è scandita senza fretta nel tempo, ma che alla fine risulta davvero assordante...ti prende per mano e ti fa scorrere il tutto con lo spettatore che smette di sentire persino il suo respiro!
Una colonna sonora davvero ben montata surclassa tutti gli altri aspetti tecnici dove si fa vedere solo un po' la fotografia...!
Degna di nota è anche la prestazione di Melissa Leo che le è valsa la statuetta di migliore attrice non protagonista.
Il film in numeri: 2 oscar e 7 nomination,2 Golden Globe e 6 nomination e 3 nomination ai BAFTA!

Valutazione 4/5

sabato 11 febbraio 2012

HUGO CABRET



Una favola accattivante è, in sintesi, questo nuovo lavoro di Scorsese che dopo Shutter Island si era tuffato in questa avventura...e come in parecchi suoi film dobbiamo subito sottolineare che se fosse durato almeno una mezza oretta in meno non sarebbe stato affatto male, però insolitamente, è l'inizio a lasciare veramente molto perplessi a tal punto da rischiare di ponderare un abbandono della sala...fortunatamente il tempo gira a favore della pellicola e dei suoi colpi di scena che si susseguono in maniera lenta ed inesorabile.
Se è pur vero che non si ricorderà per dei colpi di scena sontuosi, lo spettatore deve comunque ricordarsi che è all'interno di una favola e come ogni favola con il "vissero felici e contenti!" che ti attende la calmo e tranquillo.
Da sottolineare un bel lavoro fatto dal punto di vista degli effetti speciali molto coinvolgenti.
Belle prestazioni per gli ormai rodatissimi Ben Kingsley (oscar con il ruolo di Gandhi) e Sacha Baron Cohen (Borat e Ali G) ed ancora una conferma invece per la giovanissima Chloe Moretz che a solo 14 anni è già al suo quinto film!
Per quanto riguarda il 3D, infine, gustose risultano qualche nuova inquadratura che favorisce l'espansione dello spazio, ma per il resto quasi la solita pappa!
Undici sono le nomination agli Oscar, tra cui miglior film (che non vincerà!). Possibile invece arrivare alla miglior fotografia...staremo a vedere...

Valutazione 3/5

venerdì 10 febbraio 2012

BENVENUTI AL NORD



Spensierato, ricco e, tutto sommato, piacevole...Questo è ciò che si addice a questo film, sebbene non concorrerebbe mai alla notte degli Oscar, può essere considerato un ulteriore prodotto eseguito discretamente nel panorama del made in Italy.
Molto più italianizzato rispetto al primo ed infatti prevalgono le storie sentimentali a quelle antropologiche e culturali che l'avevano fatta da padrone nel predecessore. Questa potrebbe definirsi una pecca, visto che ha tolto spazio a quel minimo sindacale di originalità che aveva fatto sfondare le casse dei botteghini del Bel Paese precedentemente.
In compenso il film risulta tutta una corsa mozzafiato, visto che di carne al fuoco ce n'è tanta e che, forse per ragioni di budget o per carenza di inventiva, gli eventi vengono in larga parte lasciati cadere senza un adeguato sviluppo che invece meriterebbero.
Per quanto riguarda gli attori Bisio è il solito Bisio ed ormai è quasi una sicurezza in questo campo e Siani continua a dimostrare di valere e molto; è stata confermata in larghissima parte tutta la cricca di attori secondari del primo film ed anche loro fanno una figura più che discreta.
In finale una commedia dai toni blandi, ma davvero piacevole nel complesso.

Valutazione: 2/5 

giovedì 9 febbraio 2012

ALLARME NEVE PARTE 2



Eccoci qui di nuovo e questa volta LIVE ad aggiornarvi sulla situazione neve che invaderà la nostra bella Capitale.
Intanto partiamo dai provvedimenti appena presi:
Obbligo di catene a bordo o pneumatici da neve da Domani Venerdì alle ore 6:00 sino alle 24:00 di Sabato.
Il sindaco a ordinato la chiusura delle scuole per venerdì e sabato (con probabile riapertura lunedì).
Il prefetto ha ordinato la chiusura degli uffici pubblici venerdì e sabato, ovviamente esclusi coloro che svolgono lavoro di emergenza.
Il sindaco ha dichiarato che circoleranno poco più di 800 autobus su oltre 1700 totali, ma in tutta sicurezza (per le linee che circoleranno si deve andare sul sito ATAC
Il delegato allo sport di Roma Capitale Alessandro Cochi ha affermato che si svolgerà regolarmente l'evento di rugby del 6 nazioni.
Le previsioni dichiarano che dovremmo avere un accumulo di circa 30 cm di neve sulla nostra città con la fine dell'evento nevoso per sabato tra la tarda mattinata ed il primo pomeriggio.

Aggiornamenti: Le linee autobus in circolazione saranno meno di 80 e il sindaco Alemanno sta discutendo con i tassisti affinchè siano facilitati nel fornirsi di catene, praticamente introvabili in città, per poter lavorare se non tutti almeno in larga parte.

venerdì 3 febbraio 2012

L'ARTE DI VINCERE


Oggi vi parlo questo film con grande piacere, perchè è (e aggiungo finalmente) qualcosa di ben concepito (poco lo sforzo visto che è una storia vera!) e ben organizzato.
Un Brad Pitt davvero in forma veste i panni di questo ex giocatore, mai esploso, di baseball che trova la sua via e la sua ragione di vita nella carriera di General Manager che deve inventarsi mille ed una peripezia per assicurarsi che la squadra non fallisca e che riesca ogni "maledetto" anno a ricreare ex novo una squadra sempre competitiva per la stagione.
Al fianco di Pitt troviamo una piacevole sorpresa che regge il confronto...Jonah Hill, un attore, sceneggiatore e produttore di Los Angeles classe '83 che, nonostante la giovane età, ha già prodotto e si è fatto vedere in molti lavori (anche se quasi tutti scadenti o quasi!).
Il film dura 126 minuti che però si esauriscono in un soffio e ci ritroviamo al termine sia con valori morali (gioco di squadra, amicizia, lealtà, dedizione al proprio lavoro ecc...) che con valori all'opposto di questi, il tutto in una linea che si alterna e che si pone davanti allo spettatore in un alone di avvilente normalità.
Molto carina e piacevole la colonna sonora che risulta semplice, ma di una tremenda efficacia.
Infine i film sullo sport ne sono stati fatti vari e alcuni di gran qualità e questo per fortuna non è solo una mera riproposizione, ma anzi una grande punta di diamante in aggiunta!

Concludendo per il nostro blog il film è favorito per l'oscar di miglior film (con riserva per il film di Clooney che ancora deve uscire!) e Pitt e Hill come attori protagonista e non, potrebbero ricevere altre due statuette. In totale sono 6 le nomination agli oscar!

Valutazione: 4/5